Siccome nel giorno d'oggi i Don Giovanni scarseggiano, abbiamo pensato noi di rianimarli percorrendo le tappe fondamentali della loro evoluzione, mettendo in scena non uno bensì quattro Don Giovanni. Siamo partiti dal Don Giovanni del 1860, interpretato da Morgana Mina. Nel 1910 troviamo suo nipote, il Cavalier Giovanni, interpretato da Ilaria Suli. 1960 ha come protagonista il Dottor Giovanni interpretato da Marta Vivalda e... siamo arrivati a quello che oggi, scherzosamente, viene definito Giò, interpretato da Alessandro Mancini. Sganarello, interpretato da Martina Bunino, ha un ruolo fondamentale. Lo incontriamo nei panni del servitore, del maggiordomo, dell'autista e del tato del protagonista.
Il nostro rubacuori, per dimostrare le sue doti, registra il nome delle sue vittime in un Catalogo, che sarà la salvezza e la sua rovina. Ma Don Giovanni non è stato così don, come si dice... Ha spezzato tanti cuori e ha fatto bagnare altrettanti fazzoletti. S'innamorava perdutamente di ogni donna: vecchia, giovane, di ogni rango e classe sociale, di ogni età e nazione. Era più forte di lui, strabordava d'amore. Il suo cuore (e non solo) prendeva fuoco facilmente, ma si spegneva con la stessa velocità. Oggi una, domani un'altra. Per lui sposarle era solo un passatempo, un capriccio, un favore che faceva loro. Ma cosa succede quando queste poverette si incontrano? Per quanto ancora il nostro gentleman potrà andare avanti senza essere punito? A questo ci pensa il Commendatore, padre di una delle fanciulle che si sono salvate dalle zanne del Don. Ma tutti e quattro i nostri Don Giovanni faranno la stessa fine? Anche nel giorno d'oggi i ragazzi che spezzano il cuore alle giovani innocenti vengono fulminati? O forse oggi ci sono altri modi per conquistare una donna? Stay tuned per scoprire che fine hanno fatto i Don Giovanni di una volta e cosa ne è rimasto, oggi, di loro.